Descrizione
Che cosa può fare un missionario inviato in Cambogia, dove solo pochi decenni fa si è consumata la tragedia di Pol Pot e dei khmer rossi? Come diceva il beato Clemente Vismara, nella Birmania di inizio Novecento, occorre “rifare l’uomo”. Padre Alberto Caccaro viene inviato a Prey Veng, 100 km a est della capitale. «Nessun prete cattolico aveva mai abitato in quella città e nessuna particolare tradizione mi attendeva, se non un manipolo di cristiani quasi tutti di origine vietnamita». Di qui la scelta: puntare sull’educazione. Padre Alberto costruisce un ostello per studenti delle scuole superiori, quindi una scuola e, solo poi, la chiesa. Il diario di questa avventura, durata dal 2000 al 2011, è ora un libro. Tra i “cento amori” di padre Caccaro un posto speciale lo occupano gli studenti e il liceo intitolato a Chuon Nath, il più illustre monaco buddhista cambogiano.
Padre Alberto Caccaro è stato direttore del Centro Missionario PIME di Milano. Classe 1968, sacerdote del Pontificio Istituto Missioni Estere, è stato ordinato prete nel 1995. Dopo cinque anni di attività pastorale a Milano, viene destinato alla missione di Prey Veng in Cambogia dove è rimasto fino al 2011.
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